La pubblicità direttamente dentro le analytics del nostro sito web. I referral spam

 

A volte guardando le analytics del nostro sito web ci imbattiamo in strani referral, andiamo a controllare il sito che ci avrebbe linkato e non solo scopriamo che non c’è nessun link al nostro sito, ma ci ritroviamo davanti un e-commerce o una offerta commerciale.

COME MAI?

Si tratta di una tecnica, decisamente discutibile, per attirare traffico. La teoria alla base è la seguente:

chi legge le analytics sono i webmaster e se io riesco a farli visualizzare un prodotto o un servizio di loro interesse potrei realizzare delle vendite. Ogni buon webmaster controlla i referral segnalati da Google Analytics e per comparire in quella lista è sufficiente piazzare un link sulla pagina che voglio venga visualizzata dal webmaster, fare una visita attraverso il link e poi rimuovere il link.

Non è una persona fisica a fare tutto questo ma programmi automatizzati che lo fanno per migliaia di siti e in definitiva si tratta di spam.

semalt.com

Avrete sicuramente notato tra i vostri referral qualcosa come semalt.com o semalt.semalt.com. Semalt è un Tool SEO Ucraino (almeno così pare dalle info che ho ricavato dal web). Utilizzano un crawler che visita il sito simulando il comportamento di un utente reale e facendo registrare la visita come referral, con una frequenza di rimbalzo del 100%. Un comportamento che può inquinare le statistiche del vostro sito web. La stessa semalt sul proprio sito  ha dato conto di questo comportamento:

A Semalt crawler is a technical bot of the webmaster analytics tool Semalt.com. According to the software algorithm Semalt crawler bots visit website and gather statistical data for our service simulating real user behavior: unique IP, browser, display resolution etc. This information is used exclusively within the Semalt.com project and isn’t revealed to a third party. Our crawler bots have 100% bounce rate and don’t click on advertising banners (cpc, cpa, cpm systems) or extend links. No need to look for some hidden motive or conspiracy when your website was visited by our crawler as it was mentioned above. All the visits are automatic and random.

Questo è quanto dicono i creatori di semalt, in realtà i crawler di qualità dovrebbero rispettare le istruzioni del file robots.txt, in modo da dare la possibilità ai webmaster di decidere liberamente quali bot far entrare nel sito e quali no. Semaltbot non si cura del robots.txt, rendendo molto difficile il suo blocco. Il crawler cambia Ip e paese di origine. Semalt, sul suo sito, mette a disposizione un form per richiedere di essere cancellati dal suo indice, promettono di non visitare piu i siti web che ne fanno richiesta. Molti webmaster sono scettici sulla reale funzione del form e non c’è garanzia che la richiesta venga onorata.

Quale è lo scopo delle visite di Semalt? Azzardo qualche ipotesi:

1) prendere informazioni sul vostro sito web

2) farsi notare da webmaster potenzialmente interessati al servizio che propongono

3) dirottare traffico su altri siti web che pagano per veder aumentare il proprio traffico

 

Ecco un esempio di questo ultimo tipo (Nota: non ho nessuna prova che ci sia un nesso con Semalt):

il referral su Google Analytics appariva così: 24.kambasoft.com e controllando il link si arrivava a questa pagina:

referral pubblicitari
Un e-commerce che vende attrezzature per ufficio, toner, armadietti e altri mobili per postazioni pc. Da quello che si legge sul sito sarebbero di Vancouver, Canada.

Questa tecnica funziona?

A dire il vero non la ho mai utilizzata e quindi è difficile per me valutarla, in realtà, visto il bassissimo grado di profilazione che emerge, direi che si tratta di semplice spam. Basta guardare al nostro esempio, mai e poi mai avrei acquistato una sedia da ufficio o un porta pc da un’ azienda di Vancouver. Questi link sono generati da sistemi automatici che mirano alla quantità e non a generare traffico qualificato (interessato ai prodotti). L’unico risultato che ottengono è quello di inquinare le statistiche di Google Analytics.

 

AGGIORNAMENTO 31 LUGLIO 2014:

Google Analytics ha introdotto una opzione per non conteggiare le viste di bot e spider, in questo modo dovrebbe essere possibile elimare questo tipo di spam